Due diligence ambientali

La Due Diligence Ambientale è un processo di analisi di conformità su qualsiasi tipologia di proprietà per individuare e quantificare le passività ambientali correlate al contesto e alle attività attuali o pregresse condotte sul sito, a supporto sia di processi di acquisto, cessione o valutazione, che di interventi di ristrutturazione o demolizione.

L’analisi è condotta prima attraverso lo studio della documentazione tecnica disponibile e poi mediante sopralluoghi mirati da parte di personale di formazione multidisciplinare in grado di valutare le diverse tematiche ambientali.

Il processo di Due Diligence si articola schematicamente in due gradi di approfondimento:

  1. la “Fase 1”, in cui la valutazione si basa sulle informazioni disponibili su base documentale e sugli esiti di un sopralluogo generale, oltre che su valutazioni tecniche, ispezioni specifiche, interviste; il livello di approfondimento è quello sufficiente per far emergere le criticità specifiche e valorizzare in termini budgetari le passività ambientali riscontrate;
  2. la “Fase 2”, necessaria nei casi in cui emerga l’esistenza di passività non valutabili all’atto del sopralluogo, in cui la valutazione si basa su indagini dirette mediante rilievi, misurazioni, prelievi ed analisi di campioni; il livello di approfondimento consente una più mirata quantificazione delle passività ambientali riscontrate.

Greening, grazie all’esperienza sviluppata su centinaia di siti analizzati su tutto il territorio nazionale, ha sviluppato nel tempo una metodologia di Due Diligence ambientale che prevede i seguenti passaggi:

  1. analisi della documentazione presente in data-room su tematiche ambientali (autorizzazioni, permessi, vincoli, modalità di gestione rifiuti, scarichi, utilizzo sostanze pericolose, libretti di impianti e installazioni) e selezione degli aspetti ambientali da valutare;
  2. sopralluogo da parte di tecnici specializzati per la valutazione degli aspetti ambientali selezionati:
approvvigionamenti idrici, scarichi, gestione delle acque;
emissioni odorigene ed emissioni in atmosfera;
materiali contenenti amianto o fibre artificiali vetrose;
serbatoi interrati o fuori terra contenenti sostanze pericolose;
contaminazione di suolo, sottosuolo, acque di falda;
sostanze pericolose utilizzate in impianti e facilities (es. trasformatori ad olio contenente PCB, impianti refrigeranti o estinguenti contenenti sostanze ozono-lesive o ad effetto serra, sistemi di rilevamento fumi a ionizzazione);
presenza di rifiuti abbandonati;
esposizione a radon;
agenti fisici in grado di determinare impatti sull’ambiente circostante (inquinamento luminoso, elettromagnetico, acustico);
  1. eventuali approfondimenti mediante indagini dirette:
mappature sulla presenza di materiali contenenti amianto e di fibre artificiali vetrose mediante il prelievo e l’analisi di campioni;
indagini geofisiche per rilievo di materiali, sottoservizi o strutture interrate;
ispezioni e videoispezioni di condotte, cavedi, vani tecnici;
esecuzione di misure di livello e di prove di tenuta di serbatoi interrati;
saggi e sondaggi geognostici per la verifica della qualità dei terreni e dei riporti o per la verifica dell’eventuale presenza di materiali interrati;
installazione di piezometri per monitoraggio delle acque sotterranee;
esecuzione di misure speditive (parametri chimico-fisici di acque sotterranee o superficiali, ripartizione radon/thoron e misure di radioattività, esplosività e concentrazione di gas in ambienti confinati, analisi dei VOC negli spazi di testa) per velocizzare la quantificazione delle passività ambientali o per pianificare monitoraggi ambientali di maggiore durata ove previsti dalle norme specifiche settoriali.
  1. redazione della relazione tecnica riportante i seguenti contenuti:
valutazioni sulla documentazione ambientale analizzata e sulla conformità normativa;
descrizione ed esito delle ispezioni e delle verifiche eseguite;
quantificazione economica delle passività ambientali;
analisi degli scenari di intervento per la rimozione o la mitigazione delle passività riscontrate o per l’adeguamento normativo;
eventuali indicazioni in merito all’opportunità o alla necessità di condurre campagne di monitoraggio di parametri e indicatori chimici, fisici o biologici rispetto a potenziali impatti sull’ambiente e sulla salute;
elaborati grafici e tavole descrittivi delle attività eseguite o indicativi delle attività da porre in essere.